Controindicazioni e effetti indesiderati
Ipersensibilità al principio attivo ketotifene o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25°C.
Avvertenze
Nessuna speciale precauzione
Effetti indesiderati
Alla dose raccomandata sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati. La frequenza elencata di seguito è definita mediante la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100, <1/10), non comune (da ≥1/1000, <1/100), raro (da ≥1/10.000, < 1/1.000).
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA | Eventi avversi | Frequenza |
Patologie dell’occhio: | irritazione oculare, dolore oculare, cheratite puntata. | comune |
visione offuscata (durante I’instillazione), occhio secco, disturbi palpebrali, congiuntiviti, fotofobia, emorragie congiuntivali. | Non comune |
Patologie del sistema nervoso: | cefalea | Non comune |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | sonnolenza | Non comune |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: | rash, eczema, orticaria | Non comune |
Patologie gastrointestinali: | secchezza delle fauci | Non comune |
Disturbi del sistema immunitario: | ipersensibilità | Non comune |
Interazioni
Se si sta facendo uso di altri medicamenti per uso oculare, si devono lasciare intercorrere almeno 5 minuti tra un’applicazione e l’altra. La somministrazione orale di ketotifene può potenziare gli effetti dei farmaci deprimenti il SNC, degli antistaminici e dell’alcool. Anche se questi fenomeni non sono stati osservati con BRUNISTILL, la possibilità di tali effetti non può essere esclusa.
Sovradosaggio
Non sono stati riscontrati casi di sovradosaggio. L’assunzione orale del contenuto di un contenitore monodose sarebbe equivalente a 0,1 mg di Ketotifene, pari al 5% di una dose orale giornaliera raccomandata per un bambino di 3 anni. I risultati clinici non hanno indicato segni o sintomi gravi dopo l’ingestione di una dose fino a 20 mg di ketotifene.
Gravidanza ed allattamento
Non sono disponibili dati clinici sull’uso di BRUNISTILL in gravidanza. Studi animali con dosi orali tossiche, hanno mostrato un incremento della mortalità pre- e postnatale, ma non hanno evidenziato effetti teratogeni. I livelli sistemici di ketotifene dopo l’applicazione oftalmica sono molto più bassi di quelli raggiunti dopo somministrazione orale. Si dovrebbe comunque usare cautela nel prescrivere il medicinale a donne incinte. Anche se dati di studi su animali consecutivi a somministrazione orale dimostrano l’escrezione del principio attivo nel latte materno, è improbabile che la somministrazione topica nella donna possa produrre quantità di principio attivo rilevabili nel latte materno. Le madri che usano BRUNISTILL collirio possono quindi allattare al seno.