Controindicazioni e effetti indesiderati
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Conservazione
Schollmed Onicomicosi deve essere conservato a una temperatura inferiore a 30°C. Tenere il flacone lontano da fonti di calore. Tenere il flacone in posizione verticale e ben chiuso dopo l’utilizzo.
Avvertenze
Schollmed Onicomicosi non deve essere applicato sulla cute intorno all’unghia. Evitare ogni contatto dello smalto con occhi, orecchie e mucose.I pazienti con predisposizione alle infezioni fungine alle unghie devono rivolgersi al medico. Tali condizioni includono disturbi circolatori periferici, diabete mellito e immunosoppressione. I pazienti con distrofia delle unghie e placca ungueale distrutta devono rivolgersi al medico. A causa della mancanza di dati clinici disponibili ad oggi, i bambini non devono essere trattati con Schollmed Onicomicosi. In caso di utilizzo di solventi organici (diluenti, acquaragia, ecc.) è bene indossare guanti impermeabili per proteggere lo strato di amorolfina applicato sulle unghie. Durante il trattamento con amorolfina non devono essere utilizzate unghie artificiali. Dopo l’applicazione di Schollmed Onicomicosi, deve essere rispettato un intervallo di 10 minuti prima di applicare uno smalto cosmetico. Prima di ripetere l’applicazione di Schollmed Onicomicosi, lo smalto per unghie cosmetico deve essere rimosso con attenzione. Dopo l’uso del prodotto potrebbe potenzialmente verificarsi una reazione allergica sistemica o locale. Se dovesse accadere, l’utilizzo del prodotto deve essere immediatamente interrotto e deve essere richiesta la consulenza del medico. Questo medicinale contiene alcol (etanolo) 55.4% p/p. Può causare sensazione di bruciore sulla pelle danneggiata. Rimuovere il prodotto con attenzione utilizzando un solvente per smalto. Il prodotto non deve essere riapplicato.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse al farmaco sono rare. Possono verificarsi patologie delle unghie (alterazione del colore delle unghie, unghie spezzate, fragilità ungueale). Queste reazioni possono anche essere associate all’onicomicosi stessa.
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazione Avversa |
Disturbi del sistema immunitario | Frequenza non nota* | Ipersensibilità (reazione allergica sistemica) * |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Raro (≥1/10.000, <1/1.000) | Patologie delle unghie, alterazione del colore delle unghie, onicoclasia (unghie spezzate), onicoressi (fragilità ungueale) |
Molto raro (<1/10.000) | Sensazione di bruciore della cute |
Frequenza non nota | Eritema*, prurito*, dermatite da contatto*, orticaria*, vesciche |
*esperienza post-marketing Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Interazioni
Non sono stati effettuati studi d’interazione.
Sovradosaggio
A seguito della somministrazione topica dello smalto medicato di amorolfina 5% non sono attese reazioni sistemiche da sovradosaggio. In caso di ingestione accidentale, devono essere prese appropriate misure per il trattamento sintomatico.
Gravidanza ed allattamento
Gravidanza L’esperienza di utilizzo di amorolfina durante la gravidanza è limitata. Sono stati riportati pochi casi di esposizione all’uso topico di amorolfina in donne in gravidanza durante il periodo post-autorizzativo, pertanto il rischio potenziale non è noto. Studi condotti in animali hanno dimostrato una tossicità riproduttiva ad elevate dosi orali. L’amorolfina non deve essere utilizzata durante la gravidanza a meno che non sia strettamente necessario. Allattamento L’esperienza con l’uso di amorolfina durante l’allattamento è limitata. Non è noto se l’amorolfina sia escreta nel latte materno. L’amorolfina non deve essere utilizzata durante l’allattamento a meno che non sia strettamente necessario.