Controindicazioni e effetti indesiderati
Non usare in casi di ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno degli eccipienti. Vedi anche paragrafo 4.7 (Impiego durante la gravidanza e l'allattamento).
Conservazione
Questo medicinale veterinario non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Conservare nel contenitore originale e tenere il flacone ben chiuso. Periodo di validità del medicinale veterinario confezionato per la vendita: 5 anni.
Avvertenze
Al fine di ottenere un efficace controllo dei parassiti il trattamento dovrebbe essere effettuato in base agli esiti dell'esame parassitologico sulle feci. La resistenza di parassiti ad una particolare classe di antielmintici potrebbe svilupparsi a seguito dell'uso frequente e ripetuto di un antielmintico della stessa classe. In caso di infestazioni da Dipylidium caninum, per prevenire la reinfestazione e' necessario attuare adeguate misure di controllo sulle pulci che fungono da vettore. Precauzioni speciali per l'impiego negli animali: non è necessario somministrare purganti né far osservare il digiuno all'animale durante il trattamento; è buona norma durante le sverminazioni somministrare agli animali pasti più leggeri del solito. E' preferibile somministrare il farmaco a stomaco vuoto e contemporaneamente a poco cibo gradito. Con la somministrazione del Pralen secondo le modalità indicate, si ottiene la totale scomparsa dei parassiti adulti; per eliminare le forme larvali di Anchilostomi e Ascaridi è necessario ripetere il trattamento completo dopo 60 giorni per le infestazioni da Ascaridi e dopo 18 giorni per le infestazioni da Anchilostomi, dal termine del primo trattamento. Già fin dalla prima somministrazione ha inizio l'eliminazione dei parassiti; la scomparsa completa delle uova si ha di solito entro 10-15 giorni dall'ultima somministrazione. Pertanto l'esame delle feci per controllo dovrà essere effettuato dopo che sia trascorso il suddetto periodo di tempo. Durante il trattamento ed anche successivamente è necessario effettuare, specialmente nei canili o negli allevamenti, le opportune operazioni di disinfestazione dei locali al fine di evitare le reinfestazioni. Inoltre è opportuno venga effettuata la denaturazione chimica delle feci espulse dai soggetti trattati al fine di interrompere la continuazione del ciclo parassitario. Precauzioni speciali che devono essere adottate dalla persona che somministra il medicinale veterinario agli animali: in caso di contatto accidentale lavarsi accuratamente le mani. Le persone con nota ipersensibilità ai principi attivi contenuti in questo medicinale devono somministrare il prodotto con cautela.
La somministrazione di dosi eccessive può provocare vomito, che compare per il Mebendazolo oltre i 500 mg/Kg nel cane e 300 mg/Kg nel gatto, per il Praziquantel a 200 mg/Kg nel cane.
Effetti indesiderati
In casi molto rari possono manifestarsi disturbi gastroenterici lievi e transitori (es. vomito, diarrea). In casi molto rari si possono verificare reazioni avverse epatotossiche. La frequenza delle reazioni avverse e' definita usando le seguenti convenzioni: molto comuni (piu' di 1 su 10 animali trattati manifesta reazioni avverse) comuni (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 100 animali trattati) non comuni (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 1.000 animali trattati) rare (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 10.000 animali trattati) molto rare (meno di 1 animale su 10.000 animali trattati, incluse le segnalazioni isolate).
Interazioni
Nessuna conosciuta.
Sicurezza nella spescie di riferimento
La somministrazione di dosi eccessive puo' provocare vomito, che compare per il Mebendazolo oltre i 500 mg/Kg nel cane e 300 mg/Kg nel gatto, per il Praziquantel a 200 mg/Kg nel cane.
Gravidanza ed allattamento
Anche se il Mebendazolo non ha evidenziato effetti teratogeni o embriotossici tipici di altri benzimidazolici, a scopo precauzionale l'uso non e' raccomandato durante i primi quindici giorni di gravidanza.